Mercoledì 2 febbraio è la solennità della Candelora, la festa della Luce.
In realtà questa festività, che ricorda la presentazione di Gesù al tempio, è nota anche come la 'purificazione della Beata Vergine Maria', titolo a cui è intitolato il capitello di Via Fraine nei pressi del quale fino a qualche anno fa era consuetudine festeggiare con una piccola sagretta.
Nella celebrazione verranno benedette le cande, simbolo di Cristo 'luce per illuminare le genti', questo il titolo con cui il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi.
l culto della Candelora è onorato nella nostra chiesa di San Tomaso da tempi immemorabili, come testimonia la richiesta fatta il 13 maggio 1857 da Angelo Caldo e Antonio Girardi, “seniori possidenti e fabbricieri della chiesa parrocchiale di Faè”, al novello parroco don Giuseppe Fioretti (1820-96), a cui rammentano l’obbligo “di dispensare candelle il giorno della Purificazione della B.V. n° 15 […] per antichissima consuetudine”. Nel periodo in cui fu parroco don Leonardo Generali (1912-20) l’acquisto delle candele della festa della Purificazione era “in ragione della metà, assumendosi l’altra metà la Fabbriceria di Faè” [Archivio Parrocchiale di Faè]. All’epoca le candele venivano fornite dalla cereria a vapore Sagramora di Treviso, che le spediva a mezzo corriera con fermata “da Serafin a Rustigné” [Archivio Parrocchiale di Faè].
Le informazioni sono state tratte dall'Archivio Parrochiale di Faè
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